L’estate è tradizionalmente associata alle vacanze, ma oggi rappresenta anche un momento cruciale per ripensare il turismo alla luce del cambiamento climatico. Temperature più elevate ed eventi meteorologici estremi stanno modificando profondamente i flussi turistici, come confermato dalla Commissione Europea. Le PMI turistiche si trovano così a dover adottare strategie di mitigazione e adattamento, tra cui spiccano la diversificazione dell’offerta e l’estensione della stagionalità. A livello europeo, si osserva una crescente attenzione verso la sostenibilità e l’adozione di tecnologie intelligenti, come gli Intuitive Agents, piattaforme in grado di personalizzare i viaggi, adattandoli in tempo reale alle preferenze e agli eventi esterni. Circa il 75% dei viaggiatori già utilizza applicazioni progettate per semplificare e rendere più responsabili le esperienze turistiche. Il concetto di “viaggio leggero”, con servizi prenotabili in anticipo e senza bagagli, guadagna popolarità, riducendo lo stress organizzativo e le emissioni. Negli Stati Uniti, il 59% dei viaggiatori considera la sostenibilità una priorità, e cresce l’interesse verso servizi di noleggio locale di abbigliamento e accessori, adattati al clima e al contesto culturale.
Parallelamente, le aree rurali europee stanno sviluppando offerte turistiche fruibili durante tutto l’anno, puntando su attività outdoor come trekking, ciclismo, ciaspolate o cammini a lunga percorrenza. Oltre alla Via Francigena, si stanno consolidando percorsi come il Cammino di Santiago (Spagna), sempre più frequentato in bassa stagione grazie a temperature più miti e infrastrutture resilienti; il Cammino Materano (Italia), che valorizza il Sud Italia con esperienze autentiche legate a cultura, enogastronomia e paesaggio; la Rota Vicentina (Portogallo), sentiero costiero che sta attrarre visitatori anche in primavera e autunno, con attenzione alla protezione ambientale; la Via Lycia e il Cammino del Sultano (Turchia), che offrono esperienze culturali e naturalistiche, lontano dalle masse e integrabili in pacchetti slow travel; i sentieri del Monte Olimpo (Grecia), sempre più accessibili grazie a nuovi servizi e reti locali. Questi itinerari diventano esempi virtuosi di turismo lento e rigenerativo, supportato da servizi integrati: punti informativi, piccole strutture ricettive, ristorazione locale e agenzie turistiche si uniscono in veri e propri hub al servizio del viaggiatore. In questo contesto si inserisce il progetto DETOUR, finanziato dall’UE, che supporta le PMI del settore attraverso formazione, raccolta di buone pratiche e strumenti operativi. Agendo su percorsi simbolici e meno noti, DETOUR punta a costruire un sistema coordinato tra governance, imprese e territori, offrendo soluzioni per affrontare le sfide della transizione verde e digitale. Il progetto mira a trasformare il turismo outdoor e culturale in un motore di sviluppo economico e sostenibilità per le comunità locali.
Per maggiori informazioni consultare il report “Omio-2035-_-Future-Journeys”
